Il report è una griglia dove ogni colonna rappresenta un area (l’ultima è la somma di tutte le aree) mentre nelle righe sono indicati i valori economici.

Ricordiamo che le commesse, oltre all’appartenenza all’area, hanno anche un flag che indica se sono variabili o fisse. Le commesse con voci di entrata/uscita variabili sono quelle commesse dove il valore economico varia in base al volume del lavoro fatto (un contratto ad ore, un progetto una tantum, più si lavora più ci sono soldi in entrata e/o uscita). Le commesse fisse sono quelle in cui l’aspetto economico non è influenzato dal volume del lavoro svolto (un canone di mantenimento, le spese di gestione dell’ufficio,…).

Facciamo due esempi:
Se un cliente mi affida un lavoro da 10.000€ io dedicherò delle ore e delle risorse economiche (es acquisto di materie prime) a questo progetto. Queste ore e risorse non le avrei spese se il lavoro non mi veniva affidato o ne avrei spese un numero maggiore o minore se l’importo era differente.
Se utilizzo una connessione in Fibra ottica dal costo di 100€/mese per l’ufficio tecnico questo costo è sempre di 100€/mese sia che 5 tecnici lavorino 10 ore al giorno sia che ci lavori un tecnico part-time. Se un cliente mi paga 100€ all’anno per far funzionare il suo sito io prenderò quell’importo sia che ci lavori 1 ora sia che ne lavori 10.


Fatta questa premessa iniziamo a vedere che informazioni ci restituisce il report.

Il primo blocco di informazioni riguarda le commesse Variabili.
Ricavi/Entrate: è la somma delle voci di bilancio indicate come entrata per le commesse dell’area.
Costi/Uscite: è la somma delle voci di bilancio indicate come entrata per le commesse dell’area.
Margine di contribuzione: è la differenza tra entrate ed uscite.
Costo orario: indica la somma dei costi orari di ogni utente moltiplicati per il numero di ore fatte su ogni commessa dell’area (è possibile escluderlo dal report).
Margine di area: è il Margine di contribuzione decurtato del costo orario.

Il secondo blocco di informazioni riguarda le commesse fisse e si ripetono i parametri mostrati per quelle variabili.
L’ultimo parametro è il Reddito di competenza che non è altro che la somma dei due Margini di area, in pratica è il parametro che ci dice se quell’area sta rendendo o no.

Al di sotto del Reddito è possibile trovare, se configurate, le righe di simulazione.
Facciamo un esempio per capire cosa sono e come usarle: voglio analizzare i valori dell’anno passato per fare una previsione per l’anno futuro. Decido quindi di creare tre simulazioni, una in cui inserisco le spese di gestione di un nuovo tecnico e una per le spese per una nuova campagna di marketing, una altra simulazione con delle maggiorazioni di fatturato del 30% (che dovrebbero essere generata dal nuovo tecnico e dalla pubblicità) e rilanciando il report con le simulazioni vedo come cambiano i totali. Avendo creato le simulazioni posso verificare mese per mese cosa succede ai miei valori (se ad esempio la campagna la pago tutta il primo mese quanto tornerò in positivo?).
Caricando le voci previste di bilancio per l’anno seguente e impostando le corrette simulazioni è quindi possibile fare delle previsioni oggettive sull’andamento dei conti.

Questo report tiene conto solo delle voci di bilancio in entrata/uscita caricate sulle commesse nel periodo indicato dal filtro (non tiene conto di riserve economiche, magazzino, ammortamenti, finanziamenti, leasing,…), al momento non è tenuta in conto neanche la ripartizione della voce ma tutto l’importo viene conteggiato sulla data di riferimento.

Le voci di bilancio utilizzate nel report possono essere quelle previste o quelle confermate e possono essere filtrate in base ad alcuni parametri di ricerca (azienda intestataria, cliente, commessa).

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